Il gotico italiano di Igino Ugo tarchetti. Di Rosa Francesca Di Meo

 "Un osso di morto". Tarchetti (1839-1869) è stato una figura centrale della Scapigliatura, un movimento letterario e artistico italiano della seconda metà dell'Ottocento, caratterizzato da un'inquietudine esistenziale, un forte senso di ribellione alle convenzioni borghesi e un interesse per il fantastico, il macabro e il patologico.
"Un osso di morto" è uno dei suoi racconti più noti, inserito nella raccolta dei suoi "Racconti fantastici". Si colloca pienamente nel filone del gotico italiano e del fantastico, tipici della sua produzione.
Trama e Temi Principali:
Il racconto è narrato in prima persona da un protagonista di cui non viene mai rivelato il nome. La storia si svolge a Pavia, in un arco di tempo tra il 1855 e il 1866. Il narratore, un individuo curioso e incline al mistero, ha assistito a diverse sedute spiritiche e decide di tentare lui stesso di invocare lo spirito di un suo conoscente, un professore universitario morto da poco.
La narrazione si concentra sul tentativo del protagonista di entrare in contatto con il defunto attraverso pratiche spiritiche, un fenomeno di moda e di grande interesse nella società dell'epoca. Il racconto è permeato da un'atmosfera di suspense e terrore, con elementi tipici del genere gotico: il fantasma, i dialoghi con gli spiriti, le emozioni di paura, angoscia e panico che il protagonista sperimenta.
Particolarità e Significato:
"Un osso di morto" non è solo un racconto di terrore, ma Tarchetti vi inserisce una serie di riflessioni e un approccio particolare:
 * Verosimiglianza e Inesplicabile: Tarchetti gioca con il patto narrativo con il lettore. Nell'incipit stesso, il narratore afferma: "Lascio a chi mi legge l'apprezzamento del fatto inesplicabile che sto per raccontare". L'autore cerca di descrivere eventi inverosimili con una scrupolosa verosimiglianza, mescolando elementi realistici (luogo e tempo ben definiti) con il soprannaturale. Il dilemma centrale ruota attorno alla capacità o incapacità del metodo scientifico di spiegare ogni fenomeno.
 * Spiritismo e Scienza: Il racconto riflette l'ansia e il dibattito dell'epoca riguardo al progresso scientifico e alla possibilità che esistano fenomeni inspiegabili. Il protagonista, pur essendo attratto dallo spiritismo, si trova in antitesi con il dottor Federico M., uno scienziato rigoroso e scettico. Questo contrasto mette in evidenza la tensione tra scienza e credenza.
 * Ironia e Dissacrazione: Nonostante l'atmosfera tenebrosa, Tarchetti introduce una sottile ironia, specialmente nell'auto-descrizione delle paure del protagonista. Questa ironia serve a sdrammatizzare, in parte, gli elementi terrificanti e a rendere il racconto più complesso, impedendo che scivoli nel mero "racconto di paura" fine a sé stesso.
 * Incompiutezza e Mistero: Come in molti racconti di Tarchetti, non vengono date risposte definitive. Il lettore è gettato nel mistero e lì viene lasciato, senza una vera e propria spiegazione degli eventi soprannaturali. Questo contribuisce a creare un senso di inquietudine e di riflessione sul limite della conoscenza umana.
"Un osso di morto" è un esempio significativo della capacità di Tarchetti di esplorare i lati oscuri della psiche umana e le incertezze del suo tempo, utilizzando il fantastico come strumento per indagare la realtà e le sue sfaccettature più inspiegabili.

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